Buffer DDMRP: cos’è e perché è importante

Ottimizzare le scorte di magazzino attraverso un approccio orientato alla domanda

Oggi più che mai, il settore manifatturiero sta sperimentando una fase di importanti trasformazioni, tanto a livello produttivo quanto organizzativo, che stanno ridefinendo completamente i processi di produzione e gestione della catena di approvvigionamento.

La supply chain management non è più la stessa di qualche decennio fa. Le continue fluttuazioni del mercato, la crescente richiesta di prodotti customizzati e la costante necessità di consegne immediate hanno reso evidente l’inadeguatezza del tradizionale sistema MRP (Material Requirements Planning), incentivando il passaggio al DDMRP (Demand Driven Material Requirements Planning).

Ma in cosa consiste questo approccio? Cosa sono i Buffer DDMRP? E quali sono i loro vantaggi dal punto di vista produttivo? Te lo spieghiamo in questo articolo.

 

Cos’è il DDMRP

DDMRP è un acronimo che sta per Demand Driven Material Requirements Planning, ovvero pianificazione del fabbisogno di materiale basata sulla domanda. Si tratta di una metodologia di production planning ed esecuzione delle operazioni produttive che si fonda sulla domanda reale piuttosto che sulle previsioni tradizionali.

Le attività di forecasting, infatti, non sempre risultano accurate, in quanto basate sulle evoluzioni pregresse. In un mercato sempre più complesso e volatile tuttavia, non è scontato che quanto accaduto in passato si ripeta secondo le stesse logiche.

Ecco perché è fondamentale integrare processi e strumenti che permettano di monitorare in tempo reale le fluttuazioni del mercato e agire di conseguenza, svolgendo una pianificazione che tenga conto del carattere variabile della domanda.

 

I Buffer nel DDMRP

Abbiamo visto che, attraverso un sistema DDMRP, le aziende manifatturiere hanno la capacità di rispondere in modo più agile alle esigenze della domanda, garantendo così una maggiore stabilità operativa. Per raggiungere questo risultato, si servono di Buffer DDMRP. Vediamo insieme cosa sono e a cosa servono:

Definizione di Buffer

I Buffer DDMRP sono elementi materiali o immateriali posizionati strategicamente lungo la catena di approvvigionamento e usati per disaccoppiare una supply chain, affinché durante tutte le fasi (approvvigionamento, produzione e distribuzione) non subisca intoppi o rallentamenti dovuti a una possibile carenza di materiali.

Questi strumenti sono molto utilizzati nelle aziende manifatturiere caratterizzate da carichi di lavoro elevati o che si avvalgono di un approccio just-in-time.

Tipologie di Buffer nel DDMRP

I Buffer DDMRP sono organizzati secondo 3 tipologie:

  • Di materiale: sono quelli ai quali si fa riferimento di solito;
  • Di tempo: buffer di tipo immateriale;
  • Di capacità delle risorse: buffer di tipo misto, calcolato come il tempo per quantità di lavoro eseguibile su una particolare macchina.

Ogni buffer è poi strutturato in tre zone diverse, ognuna con uno scopo specifico. Ogni zona è rappresentata da un colore diverso (rosso, giallo e verde), a indicare differenti livelli di azione e pianificazione rispetto alla gestione delle scorte:

  • Verde: l’inventario presenta un ottimo livello di scorte, che consente di gestire sia la domanda attuale che quella imprevista;
  • Giallo: si tratta di una fase intermedia, che segnala la necessità di iniziare il processo di riordino, garantendo così che le scorte non scendano ulteriormente;
  • Rosso: il livello di inventario è al si sotto della quantità minima ed è quindi necessario adottare misure immediate per rifornire le scorte e prevenire una possibile interruzione della produzione.

Funzionamento dei Buffer

I Buffer DDMRP sono gestiti attraverso un processo dinamico che si basa sul rilevamento dei punti critici lungo la supply chain e sul loro conseguente posizionamento.

In questo modo, si definiscono i “punti di disaccoppiamento”, ovvero i punti in cui offerta e domanda si separano, non dipendendo più l’una dall’altra.

Questo processo aiuta a garantire un livello di scorte adeguato, stabilizzare il flusso produttivo e prevenire il cosiddetto “effetto bullwhip” o “effetto frusta”.

 

I vantaggi dei Buffer nel DDMRP

I vantaggi che derivano dall’implementazione di Buffer DDMRP all’interno della catena di approvvigionamento sono i seguenti:

Ottimizzazione dell’inventario

I Buffer DDMRP sono progettati per rispondere in modo dinamico alla variabilità della domanda, riducendo così il rischio di sovrapproduzione o di stock out.

Questo permette di minimizzare i costi legati all’eccessiva presenza di scorte o all’interruzione dei processi produttivi a causa della mancanza di prodotto disponibile.

Miglioramento della pianificazione della produzione

Grazie ai Buffer DDMRP, le aziende possono stabilire priorità più specifiche nel processo di pianificazione della produzione.

I Buffer, infatti, forniscono dati in tempo reale che aiutano a selezionare gli ordini da produrre come prioritari, migliorando così il flusso produttivo e la gestione degli ordini.

Riduzione dei tempi di attesa e costi

Attraverso i Buffer DDMRP, le aziende possono gestire i livelli di inventario in modo più accurato, minimizzando notevolmente i tempi di attesa. I buffer permettono infatti di aumentare la velocità di attraversamento di tutta la filiera, sia dei materiali che del cash flow.

Questo si traduce in una produzione più snella e in una consegna più rapida, riducendo così i costi di produzione e migliorando la soddisfazione del cliente.

 

L’implementazione del Buffer nel DDMRP

Integrare i Buffer nel proprio sistema DDMRP è possibile attraverso lo svolgimento di 3 step:

1. Analisi della domanda e segmentazione dei prodotti

Prima di implementare i Buffer DDMRP, è essenziale analizzare la domanda storica e attuale dei diversi prodotti, studiando i dati disponibili e identificando i modelli di domanda, comprese le fluttuazioni stagionali, la variabilità del mercato e le tendenze di crescita o declino.

In seguito, occorre classificare i prodotti in base alla loro importanza strategica, volume di vendita e richiesta della domanda. Questo permette di determinare quali prodotti necessitano di maggiore attenzione nel buffering e quali invece possono essere gestiti con approcci più standardizzati.

2. Posizionamento e dimensionamento dei Buffer

Una volta che i prodotti sono stati analizzati e segmentati, bisogna definire il posizionamento e il dimensionamento dei Buffer. Come menzionato precedentemente, i Buffer DDMRP sono posizionati nei punti maggiormente critici della supply chain, in cui domanda e offerta si “disaccoppiano”.

Per ogni punto di disaccoppiamento, occorre poi definire le dimensioni dei Buffer (livelli minimi, massimi e di riordino), prendendo in considerazione diversi fattori, come la variabilità esterna, i tempi di rifornimento, la flessibilità delle scorte e così via.

3. Monitoraggio e aggiustamenti dinamici

A questo punto, occorre monitorare i Buffer con costanza e continuità, analizzando le performance ottenute e adeguando i livelli ai parametri attuali o futuri tramite rettifiche dinamiche.

In particolare, queste permettono di modificare le dimensioni e la posizione dei Buffer in risposta ai cambiamenti operativi che si verificano man mano, assicurando che il sistema rimanga reattivo alle dinamiche del mercato in evoluzione.

 

CyberPlan e Buffer DDMRP

Affinché i Buffer DDMRP siano efficaci e producano risultati concreti, è essenziale avvalersi di strumenti e tecnologie di supporto, che consentano di allineare i piani di produzione alla domanda reale, ottimizzando così i livelli di inventario.

Ma come raggiungere quest’obiettivo?

Certificato DDMRP dal Demand Driven Institute (DDI), CyberPlan Demand Driven è il software di Cybertec finalizzato all’ottimizzazione dei processi produttivi attraverso la definizione di stime veritiere.

Grazie a CyberPlan Demand Driven, la tua azienda è in grado di rispondere prontamente alle fluttuazioni della domanda e dell’offerta, evitando carenze, interruzioni e ritardi di produzione.

In questo modo, i tempi di attesa si riducono, il flusso produttivo si stabilizza e il livello di servizio aumenta significativamente.

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